Il CIRCOLO CULTURALE SAN FRANCESCO
nell'ambito della Rassegna "PERLE MUSICALI"
presenta
Festa della Musica 2010 - ALMA DE TANGO
Sabato 15 maggio, Sala del Capitolo ore 21.15
Miguél Angel Barcos, pianoforte
Alle 20.45 una nuova visita guidata al complesso di San Francesco
Ascoltare e fare musica è viaggiare per il mondo, accolti in ogni luogo da parole e suoni che continueranno a vivere in noi. Questo è lo spirito del ciclo Musiche dal Mondo, intorno a cui le Perle Musicali in San Francesco costruiscono quest’anno il tradizionale weekend di Festa della Musica.
Il secondo concerto serale ci porta in Argentina, un paese che si identifica e si presenta con una musica carica di ritmo e passione: il tango. Miguél Angel Barcosnon è solo un pianista esecutore, lui il tango lo inventa e lo racconta, ci porta per mano nelle milongas di Buenos Aires dove si trova quello più popolare, poi nei salotti e nelle sale da concerto per farci ascoltare la versione “colta” di Astor Piazzolla. Nato nel 1945 Barcos iniziò come pianista nell’orchestra di Titi Rossi, poi con Armando Portier. E’ ambasciatore del tango in tutto il mondo, protagonista di trionfali tournée in America, Europa e Giappone e ospite fisso dei Trottoirs de Buenos Aires a Parigi e del Caseron del Tango di L’Avana. E’ alla sua terza tournée in Italia, paese che gli sta profondamente nel cuore anche per le origini astigiane di sua madre. Ha una vasta discografia, Venus Tango, con musiche di Gardel e Piazzolla, Energia del Tango, Musica y letra con Daniel Sanchez e Marcelo Pineiro… Dal 2004 è membro accademico della Academia Nacionàl del Tango presieduta dal poeta Horacio Ferrer.
Se ascoltare musica è viaggiare, la comunità argentina di Pisa ci farà completare l’avventura offrendo al pubblico dopo il concerto un rinfresco con specialità tipiche della sua terra.
“Las piernas se enlazan, las miradas se funden, los cuerpos se amalgaman en un firulete y se dejan encantar. Da la impresión que el tango es un gran abrazo mágico del que es difícil salir. Porque hay algo provocador en él, algo sensual y al mismo tiempo tremendamente emotivo. El tango es un lenguaje donde conviven tragedia, melancolía, ironía, amor, celos, recuerdos, el barrio querido, la madre, penas y alegrías, olores de burdeles y pendencieros.
Aún hoy el tango conserva ese algo de prohibido, que hace de él un querer descubrirlo siempre un poco más y ese algo de misterio que nos recuerda lo que fuimos o quizás lo que hubiésemos querido ser.
El tango transgrede y en ello reside su atracción. En esa sensación de libertad que aviva toda clase de emociones.
El tango conquista sencillamente porque al escucharlo o verlo bailar dan ganas de calzarse un par de zapatos de tango y dejarse llevar. . .”
* (extraído del poema “El Tango” de Jorge Luis Borges).
“Le gambe s’allacciano, gli sguardi si fondono, i corpi si amalgamano in un firulete e si lasciano incantare. Dando l’impressione che il tango sia un grande abbraccio magico dal quale è difficile liberarsi. Perché in esso c’è qualcosa di provocante, qualcosa di sensuale e, allo stesso tempo, di tremendamente emotivo. Il tango è un linguaggio in cui convivono tragedia, malinconia, ironia, amore, gelosia, ricordi, il barrio amato, la madre, pene e allegrie, odori di bordelli e di attaccabrighe.
Ancor oggi il tango conserva quel qualcosa di proibito che stimola il desiderio di scoprirlo sempre un po’ di più e quel qualcosa di misteroso che ci ricorda quel che siamo stati o, forse, quel che avremmo voluto essere.
Il tango trasgredisce e lì sta la sua attrattiva. In quella sensazione di libertà che accende tutti i tipi d’emozione.
Il tango conquista in modo semplice perché l’ascoltarlo o vederlo ballare invogliano ad infilarsi un paio di scarpe da tango e lasciarsi condurre…” *